Durante il mio secondo viaggio sull’isola di Tenerife, ho visitato il sito delle Piramidi di Guimar, un luogo misterioso e pieno di storia.
Piramidi di Guimar: Il museo e la storia
La prima parte del parco è costituita dal Museo che spiega la storia di queste piramidi e delle teorie che vi ruotano attorno.
Le Piramidi di Guimar sono caratterizzate da 5 livelli di forma rettangolare che assomigliano molto alle costruzioni presenti in Messico ed in altri luoghi del Mondo.
La prima ipotesi sulla loro origine fu proposta da alcuni ricercatori universitari: secondo loro si tratta di cumuli di pietre create dagli agricoltori. I coltivatori del posto, arando, incontravano nel terreno delle grosse pietre che accatastarono sugli orli dei campi. Questa pratica era molto comune nelle Isole Canarie.
Alcuni abitanti dell’isola hanno confermato la presenza di costruzioni simili nelle isole che, nel corso del tempo, vennero distrutte a causa della loro inutilità. Ricerche hanno dimostrato che a Guimar erano presenti ben 9 piramidi, di cui ne sono rimaste soltanto 6.
Ed ora entra in gioco la figura di Thor Heyerdahl.
Nel 1998 creò il Parco Etnografico delle Piramidi di Guimar per salvaguardare queste costruzioni. Egli fu appoggiato dal finanziamento ricevuto da Fred Olsen, un norvegese che vive a Tenerife.
Heyerdahl sosteneva che le piramidi non potevano essere state create dai contadini, in quanto avevano moltissime caratteristiche in comune con altre costruzioni presenti in Sicilia, Sardegna, Messico, Mesopotamia, Polinesia e Perù e, pertanto, non potevano essere il semplice risultato di un accumulo di pietre.
In quegli anni, un gruppo di archeologica dell’Università di La Laguna (Tenerife), assieme alla fondazione FERCO, iniziarono i primi scavi nel sito ed i ricercatori dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie intrapresero uno studio sulle caratteristiche astronomiche delle strutture.
Queste ultime indagini fornirono un’eccezionale scoperta: le piramidi sono perfettamente orientate astronomicamente verso i solstizi d’estate e d’inverno.
Inoltre, nel giorno del solstizio d’estate (21 Giugno) si può ammirare uno spettacolare fenomeno: sulla piattaforma della piramide più alta potrai assistere ad un doppio tramonto: il sole scende dietro il picco di una delle alte montagne che circondano la valle, lo oltrepassa ed appare di nuovo per, poi, scomparire del tutto dietro la montagna successiva. Da rimanere a bocca aperta!
La mattina del solstizio d’inverno (21 Dicembre), inoltre, salendo la scalinata sul lato occidentale di una qualsiasi delle piramidi, è possibile seguire esattamente il sole che nasce.
Non possono essere solo coincidenze!
Heyerdahl ha dedicato tutta la sua vita per scoprire la storia di queste particolari costruzioni.
Ad oggi non si sa, ancora, nè quando nè da chi sono state realizzate. Tuttavia, all’interno di una caverna sotto una delle piramidi, sono stati rivenuti i resti di una famiglia di Guanci, l’antica popolazione delle Isole Canarie.
Tra l’altro, anche l’origine di questa antica popolazione è avvolta nel mistero: l’arrivo dal Marocco era impensabile, a causa delle forti correnti marine, mentre è più probabile l’arrivo dall’Europa e dal Mar Mediterraneo.
Secondo lo studioso Heyerdahl, le Isole Canarie erano una base per le antiche rotte commerciali tra America ed Europa.
Come si vede da questa mappa, la rotta più rapida tra i due continenti, passa proprio dalle Canarie.
Questa rotta venne usata anche da Cristoforo Colombo nel suo viaggio verso il nuovo Mondo.
All’interno del museo, la prima zona del parco che visiterai, è spiegata la storia di queste piramidi ed i fondamenti delle teorie avanzate da Heyerdahl.
In una sala, sono presenti le ricostruzioni delle navi che lo studioso utilizzò per compiere diverse spedizioni e dimostrare che Europa ed America potevano comunicare tra loro, anche, ai tempi delle navi costruite solo di legno e di paglia.
La prima fu la Kon-Tiki, basata su tecniche preincaiche. Fu utilizzava dallo studioso, insieme ad un gruppo di 5 scandinavi nel 1947 partendo dal Perù in direzione della Polinesia. Il viaggio di 8 000 chilometri, durò per 101 giorni.
In seguito, venne costruita Ra, in nome del dio egizio. Era lunga 15 metri e venne utilizzata da Heyerdahl, assieme ad un team di 6 uomini, per attraversare l’Oceano Atlantico da Safi in Marocco. La nave venne, in seguito, abbandonata nei pressi delle Barbados dopo 52 giorni di viaggio e circa 5 000 chilometri percorsi.
Lo studioso ci riprovò, successivamente, con l’imbarcazione Ra II. Assieme ad un gruppo di 7 uomini, nel 1970, raggiunse le Barbados dopo 57 giorni di navigazione e 6 100 chilometri.
I sentieri esterni dove si trovano le Piramidi di Guimar
Dopo aver appreso molte nozioni sulle piramidi e su Thor Heyerdal, il percorso continua all’esterno.
Inizia con una breve passeggiata con una terrazza da cui potrai godere della vista sulle piramidi.
Si scende, poi, in basso con un sentiero che circonda tutta l’area archeologica che ti porterà a scoprire non solo la storia delle Piramidi di Guimar, ma anche quella delle Isole Canarie: nell’area sono piantate diversi alberi ed arbusti autoctoni con degli appositi cartelli che ti spiegano cosa sono e come vengono utilizzati.
Continuando nel percorso, potrai vedere da vicino come sono composte le piramidi, il loro orientamento astronomico e la grotta dove sono stati trovati i reperti dei guanci.
Verso la fine della passeggiata è presente, anche, la Volcanic Route: una passeggiata che ti spiega l’origine vulcanica dell’arcipelago.
La mostra sulla Polinesia e Rapa Nui
In questa particolare area del parco sono presenti due mostre molto interessanti:
- Colonizzazione della Polinesia;
- Rapa Nui: sopravvivenza estrema.
La prima è dedicata a come i popoli della Polinesia hanno colonizzato questo territorio immezzo all’oceano.
Sono presenti le ricostruzioni di numerose imbarcazione utilizzate per la navigazione e per la pesca, oltre che alcuni totem in dimensione reale.
Rapa Nui, invece, racconta la storia della popolazione dell’Isola di Pasqua, dal primo insediamento fino ai giorni nostri.
Questa seconda mostra mi è piaciuta veramente molto: l’isola ai confini del Mondo mi ha sempre affascinato ed incuriosito.
Il Giardino Velenoso
Già l’entrata di questo giardino incute un certo timore: si tratta di una grande cancello di ferro sormontato da un teschio!
Il Giardino Velenoso è un’area botanica che ospita più di 70 specie di piante velenose per l’uomo, alcune di esse mortali.
Il grado di pericolosità è indicato da appositi cartelli: troverai un bollino che va dal verde al nero.
Accanto ad ogni pianta è posto un cartello che ti spiegherà il motivo della pericolosità e gli usi che ne sono stati fatti nel corso della storia.
Informazioni Utili
Le Piramidi di Guimar si trovano nell’omonima cittadina di Guimar, situata nel nord di Tenerife.
Il modo migliore per raggiungerlo è in macchina: prendendo l’uscita n. 22 dell’autostrada TF-1 e poi seguire le indicazioni per le piramidi.
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 18 con chiusura solamente il 25 Dicembre ed il 1 Gennaio.
Ci sono diverse tipologie di biglietti a seconda delle aree del parco che vuoi visitare. Ti consiglio l’esperienza Premium che comprende tutte le sezioni per un prezzo di:
- 18 euro per gli adulti;
- 12,15 per studenti fino ai 25 anni;
- 5,50 per i bambini dai 5 ai 12 anni.
In occasione del solstizio d’estate (21 giugno) il parco rimane aperto gratuitamente a tutti per ammirare lo splendido spettacolo del doppio tramonto.
Sito Web: www.piramidesdeguimar.es
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Cassandra
Emanuele Ratti
Grazie per le informazioni, mi hanno incuriosito.
Cassandra Testa
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