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VIsita di Chichen Itza

Durante il mio viaggio in Messico, ho potuto fare una visita di Chichen Itzà, il sito Maya più famoso di tutto il territorio Messicano.

Ecco qui tutto quello che devi sapere!

La storia di Chichen Itzà

Il complesso archeologico di Chichén Itzá è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1998 ed è entrato a far parte delle sette meraviglie del mondo moderno il 7 Luglio 2007.

Il nome originario di Chichén Itzá pare fosse Uucil-Abnal, che significa Sette grandi proprietari.

Tuttavia, oggi si traduce la parola “chi” con bocca e “ch’en” con pozzo, quindi Città che si affaccia sul pozzo degli Itzá. Questa interpretazione fa riferimento al fatto che la città è stata costruita in prossimità di cenotes che garantivano la presenza di acqua dolce.

Gli Itzà si distinguevano dai Maya perchè erano un altro gruppo etnico che aveva diverse regole sociali. Non c’era un sovrano all’apice della popolazione, ma la società era governata da un insieme di famiglie nobili.

Questo sito non fu mai completamente abbandonato. I conquistadores, addirittura, ne volevano fare la capitale spagnola in Yucatan.

Chichén Itzá fu scoperta per prima da Diego de Landa, un vescovo cattolico spagnolo originario dello Yucatán, che durante la sua vita ha cercato di evangelizzare le popolazioni Maya, nella seconda metà del ‘500.

Venne, poi, riscoperto intorno al 1800 quando un inglese trovò il Cenote Sacro e lo comprò per ben 750 Pesos.

Quel cenote era pieno di tesori perchè lì venivano effettuati dei sacrifici umani, quindi vi venivano gettate persone con addosso ricchezze (oro, giada …).

Ingresso Chichen Itzà
Ingresso Chichen Itzà

Cosa vedere a Chichen Itzà?

Appena si pensa a Chichen Itzà la prima cosa che viene in mente è la famosa piramide a gradini (El Castillo) che avrai già visto in numerose foto.

Ma è un grande errore, perchè oltre a questo luogo ce ne sono molti altri interessanti.

Chichén Itzá è una vera e propria città che si estende nella giungla per 6,5 km quadrati.

Panorama Chichen Itzà
Panorama Chichen Itzà

Kukulcan Temple/El Castillo

Dopo essere entrati nel sito, la prima strutturache noterai è la piramide che puoi vedere in quasi tutte le fotografie di Chichen Itza: il tempio di Kukulcan o El Castillo.

Questo maestoso tempio si erge in tutta la sua possenza nel bel mezzo di una zona erbosa grande e perfettamente curata circondata dalla giungla.

Quello che vediamo oggi non è in realtà il primo tempio costruito in questo punto. El Castillo è stato effettivamente costruito direttamente sopra il primo intorno all’800 A.C.

El Castillo, Chichen Itzà
El Castillo, Chichen Itzà

Solo nel 2015 è stato scoperto che questo tempio è probabilmente costruito sopra un cenote di circa 20 metri di profondità. Per questo motivo, El Castillo è a rischio di collasso!

Sfortunatamente, ai viaggiatori è vietato salire sulla piramide, dopo che un turista, nel 2015, cadde e morì, ma anche ammirarlo dal basso è davvero impressionante e suscita grandi emozioni.

Kukulcán è la rappresentazione Maya della divinità conosciuta anche come Quetzalcóatl, il dio che ha le sembianze di un serpente piumato e secondo quanto si è appreso dagli antichi documenti spagnoli risalenti alla conquista del Messico, avvenuta per mano di Hernán Cortés, quest’ultimo venne considerato come la reincarnazione della divinità e fu grazie a questo fatto che ebbe vita più facile nel sottomettere prima ed annientare poi l’ignara civiltà Maya.

Dettaglio El Castillo, Chichen Itzà
Dettaglio El Castillo, Chichen Itzà

La struttura è impressionante: è una piramide perfetta con ogni lato della stessa misura. Al centro, lungo ogni lato, è presente una gradinata di pietra che dal terreno sale fino alla piattaforma in cima alla piramide.

Ogni scala è composta da 91 gradini e… 91*4=364 più la piattaforma nella parte alta fa 365, numero corrispondente ai 365 giorni dell’anno.

Inoltre, le facciate della piramide hanno 52 pannelli per i 52 anni di ogni ciclo del calendario Maya e ciascuno dei 9 livelli è diviso a metà da una scala, creando 18 terrazze per i 18 mesi dell’anno Maya.

Ed ecco che iniziamo a scoprire il legame tra i Maya e la matematica e l’astrologia!

Eccomi a El Castillo, Chichen Itzà
Eccomi a El Castillo, Chichen Itzà

Questo monumento è anche meraviglioso dal punto di vista acustico: se ti posizioni di fronte ad una delle scalinate e batti le mani, sentirerai come eco un cinguettio che è il suono di un uccello tipico del luogo.

Si tratta dell’uccello quetzal che era sacro per il popolo Maya e le sue piume erano considerate estremamente preziose.

Mentre il tempio originale di questo sito era puramente Maya, El Castillo mostra una grande influenza della cultura tolteca che ha invaso il territorio e si fuse i Maya.

Ciò può essere visto nelle rappresentazioni di Quetzalcoatl, il serpente piumato Tolteco, in tutto l’edificio.

Le teste sono evidenti alla base delle scale, e all’equinozio di primavera e d’autunno, la luce e l’ombra creano l’illusione del corpo serpeggiante che striscia lungo i lati.

Gruppo delle 1000 colonne

Il Grupo de las Mil Columnas (“Gruppo delle 1000 colonne“) è veramente impressionante: si tratta di una piattaforma in pietra su cui sono poste file e file di colonne di pietra circolare.

Tempio delle 1000 Colonne
Tempio delle 1000 Colonne

Si ritiene che queste colonne un tempo sostenessero un tetto e che questa area fosse utilizzata come “sala riunioni”.

Tempio dei Guerreri

Los Guerreros Temple (“Tempio dei Guerrieri”) è collegato al Gruppo delle 1000 colonne.

E’ una struttura ampia ed imponente costituita da quattro piattaforme o livelli con un’ampia scala in pietra che portava alla cima e file di colonne davanti al tempio.

Mercato

El Mercado (“Il Mercato”) è anch’esso vicino al Tempio dei Guerrieri ed al Gruppo delle 1000 Colonne.

E’ caratterizzato da una piccola collezione di alti pilastri in pietra a forma di rettangolo.

Nel corso del tempo, si è pensato che questi pilastri fossero la base di una grande edificio con interni spaziosi.

El Mercado, Chichen Itzà
El Mercado, Chichen Itzà

Tempio del Cervo

Il Tempio del Cervo è un tempio abbastanza grande con un’ampia scale di pietra che porta sulla cima della struttura.

In alto vi è un tempio più piccolo con tre porte adornato nella parte superiore di dettagliati intagli.

Campo da Pelota

Il Campo da Pelota di Chichen Itzà è il campo più grande dell’America Centrale.

Ha forma rettangolare e misura 166 metri di lunghezza per 68 di larghezza, circondato da mura alte 12 metri alla base delle quali si trova uno zoccolo dalle pareti inclinate verso l’interno del campo. 

Campo da Pelota, Chichen Itzà
Campo da Pelota, Chichen Itzà

Su queste, sono presenti bassorilievi che raffigurano varie scene tra cui quella di un giocatore che viene decapitato, i cui fiotti di sangue diventano dei serpenti ed un albero.

Il gioco della pelota è un’antica tradizione Maya: una partita a palla (che doveva essere fatta passare attraverso gli anelli posti ai lati del campo) che si concludeva con il sacrificio di una squadra. Non è ancora chiaro se si trattava della squadra vincitrice o di quella perdente.

Il campo da gioco di Chichen Itzà è caratterizzato da due grandi mura di pietra completamente verticali paralleli tra loro e separati da un’ampia area erbosa.

E’ abbastanza diverso da quelli delle altre rovine dello Yucatan. Essi, infatti, hanno delle pareti di pietra spovienti, invece che perfettamente verticali.

Un esempio è il sito di Cobà, di cui ti parlerò in un altro articolo.

In cima ed al centro di ogni parete è presente un anello di pietra. Come dicevo sopra, infatti, si pensa che il gioco consisteva nel far passare la palla attraverso questo anello senza l’uso delle mani (si potevano usare solo gomiti, ginocchia ed avambraccio).

Ma se guardi bene le dimensioni dell’anello rispetto alla grandezza del campo, ti viene da pensare: “Ma come ci riuscivano?!”.

Campo da Pelota
Campo da Pelota

Sul retro delle due pareti esistono scalinate che consentivano di raggiungere la cima del muro per potersi affacciare e seguire l’andamento del gioco, cosa riservata soltanto alle classi sociali più abbienti.

All’estremità opposta di un lato del campo si trova un grande tempio in pietra (chiamato il Tempio dell’Uomo Barbuto) con dei gradini che conducono ad una stanza aperta in cima (anche questo non è possibile scalarlo).

Anche l’acustica di questo luogo, come quella di El Castillo, è davvero affascinante.

Tempio dell'Uomo Barbuto
Tempio dell’Uomo Barbuto

La struttura è progettata in modo che appoggiando la schiena all’estremita dove c’è il tempio ed iniziando una conversazione con un tono abbastanza sostenuto, essa viene udita chiaramente dall’altra area di osservazione sitauta a 135 metri di distanza.

In questo modo, i dignitari in visita potevano conversare con i leader all’estremità, pur rimanendo nei rispettivi luoghi.

Inoltre, se all’interno delle due mura parallele batti forte le mani, sentirai un eco di ben 8 battiti. Strepitoso!

Se ti interessano i siti archeologici Maya, ti consiglio anche il mio articolo su TULUM

Piattaforma dei Teschi

La Piattaforma dei Teschi era apparentemente il luogo in cui venivano mostrate le teste di coloro che erano stati sacrificati ed è facilmente identificabile dalla sua moltitudine di teschi scolpiti in ogni livello.

Altre particolari decorazioni includono scene come aquile che aprono le casse degli uomini per mangiare il loro cuore.

Piattaforma dei Teschi, Chichen Itzà
Piattaforma dei Teschi, Chichen Itzà

Tomba del Sommo Sacerdote

La Tomba del Sommo Sacerdote (Osario) è una piramide che ricorda in versione più piccola quella principale El Castillo.

La forma è la stessa: una piramide a gradini con scalinate di pietra al centro di ciascun lato che portano in cima.

Alla base di ogni scalinata ci sono delle incisioni dettagliate di serpenti.

Osario, Chichen Itzà
Osario, Chichen Itzà

Osservatorio

El Caracol (“l’Osservatorio”) è una grande struttura con alcune scale di diverse dimensioni, due piattaforme, un piccolo gruppo di colonne ed una grande torre panoramica con piccole finestre che si erge dalla cima della struttura.

Gli antichi Maya erano degli esperti astronomi ed utilizzavano questa struttura per osservare il cielo e gli astri.

El Caracol, Chichen Itzà
El Caracol, Chichen Itzà

Chiesa

La Iglesia (“Chiesa”) è un edificio alto, stretto e di forma rettangolare completamente ricoperto di decorazioni e da un’infinita varietà di disegni ed intagli incredibilmente dettagliati ed intricati.

Agli angoli degli edifici è possibile vedere delle maschere del volto del Dio della Pioggia Maya Chaac con il suo lungo naso ricurvo verso l’alto.

Questa struttura è detta in stile Puuc e rovine simili possono essere trovare lungo la Ruta Puuc vicino a Merida (Uxmal, Kabah, Sayil, Xlapak e Labna).

La Iglesia, Chichen Itzà
La Iglesia, Chichen Itzà

Monastero

Il Monastero ha uno stile simile a quello de La Iglesia ed è completamente ricoperto di incisioni uniche e dettagliate.

Anch’esso è dello stile archittetonico Puuc.

Cenote Sagrado

Se ti incammini lungo un sentiero di ghiaia all’interno della giungla, chiamato dai Maya “sacbes”, puoi raggiungere il Cenote Sagrado.

I cenotes sono grotte di origine calcarea che si sono formate nel tempo.

Ci sono diverse tipologie di cenotes:

  • Quelli completamente aperti, come quello di Chichén Itzà dove la vegetazione, con liane e rami, contribuisce a rendere il paesaggio una cartolina.
  • Quelli chiusi a cui si accede da piccole ed umide scale scavate nella roccia.

Non è permesso nuotarci, ma dopo averne scoperto la storia ci penserai su due volte prima di farlo.

Il cenote era usato per sacrifici umani quando Chichen Itza era una città fiorente e molti manufatti e resti umani sono stati recuperati dal fondale.

Cenote Sagrado, Chichen Itzà
Cenote Sagrado, Chichen Itzà

 

Visita di Chichen Itzà: come arrivare?

Da e per Chichen Itzà ci sono diverse opzioni di trasporto, in particolare verso Valladolid.

ADO Bus di Prima e Seconda Classe

All’ingresso di Chichen Itzà c’è una biglietteria ADO dove è possibile acquistare i biglietti.

Gli autobus partono direttamente dal parcheggio delle rovine.

In genere, gli autobus di prima classe partono intorno alle 16.30 e la tariffa di sola andata costa 84 Pesos.

Puoi trovare gli orari degli autobus ADO aggiornati su www.ado.com.mx per tutte le altre destinazioni.

Colectivos

Ci sono diversi colectivos che fanno spola avanti ed indietro tra le rovine di Chichen Itzà e Valladolid durante il giorno tra le 7.00 e le 18.00.

Attendono i passeggeri nel parcheggio delle rovine (potrebbe essere necessario attendere un po’ fino a quando ci sono abbastanza passeggeri).

La tariffa di sola andata è di 40 Pesos e il viaggio dura circa 45 minuti.

Per gli orari degli autobus verso altre destinazioni, come Cancun, Playa del Carmen, Merida o Tulum, controllare il sito web del bus ADO.

Visita di Chichen Itza
Eccomi al Tempio delle 1000 Colonne

Visita di Chichen Itzà: informazioni pratiche

Posizione: 45 km a ovest di Valladolid (45 minuti in auto) lungo l’autostrada 180 e 119 km a est di Merida (1 ora e 20 minuti in auto). Le rovine sono anche 197 km ad ovest di Cancun (2 ore e 10 minuti in auto), 180 km ad ovest di Playa del Carmen e 153 km ad ovest di Tulum.

Orari di apertura: ogni giorno dalle 8.00 alle 17.00.

Biglietto di ingresso: 202 Pesos

Tassa per GoPro: solamente per chi usa la GoPro è previsto il pagamento di una tassa di 45 Pesos (le fotocamere reflex, compatte ed i cellulari non sono soggette a tassa);

Parcheggio: C’è un ampio parcheggio a Chichen Itza per coloro che arrivano alle rovine tramite un’auto presa a noleggio. Il costo del parcheggio è di 10 pesos.

Servizi: Ci sono bagni, negozi di souvenir, bancomat, deposito bagagli (gratuito) ed un centro informazione (dove è possibile acquistare i biglietti per i bus).

Durata raccomandata per la visita: da 2,5 a 3 ore

Visita al Cenote Ik-Kil

Una tappa molto gettonata per la giornata in cui visiti il sito di Chichen Itzà è il Cenote Ik-Kil.

Il Cenote Ik-Kil è un grande cenote rotondo situato nel sottosuolo con molte radici lunghe che dall’alto pendono fino all’acqua. Ai lati vi sono pareti rocciose a strapiombo.

Il cenote si trova a breve distanza dal sito archeologico di Chichen Itzà e dalla vicina città di Piste.

E’ una meraviglia naturale che consiglio di vedere e magari farci anche una nuotata.

E’ molto turistico, quindi aspettati una gran folla. E’ dotato di bagni, spogliatoi ed armadietti, oltre che di un ristorante.

Cenote Ik-Kil
Cenote Ik-Kil

Come raggiungere Cenote Ik-Kil?

Se sei arrivato a Chichen Itzà in autobus, il mezzo migliore che ti consiglio per raggiungere il Cenote Ik-Kil è il taxi. In genere il tragitto ha un costo di circa 70 Pesos.

Puoi anche arrivare al cenote direttamented da Valladolid prendendo lo stesso colectivo che va a Chichen Itzà dal piccolo parcheggio dietro il terminal degli autobus ADO (Calle 39 – Calle 46 a Valladolid) e chiedendo all’autista di lasciarti al Cenote Ik-Kil. La tariffa di sola andata è di 40 Pesos.

Cenote Ik-Kil: informazioni pratiche

Posizione: Situato a 7 km a sud est della città di Piste e 40 km a ovest di Valladolid, in Messico (45 minuti in auto).

Orari di apertura: dalle 8.00 alle 17.00.

Biglietto di ingresso: 70 Pesos.

Servizi: Ci sono bagni moderni, spogliatoi, armadietti ed un piccolo ristorante.

Visita di Chichen Itzà: la mia opinione

Al di là della grande presenza di venditori e della folla che si incontra all’ingresso, ho davvero apprezzato la visita di Chichen Itzà.

E, siccome era uno dei luoghi che sognavo di visitare da tempo, è stata per me una grandissima emozione che ti consiglio vivamente di rivivere.

Consiglio vivamente Chichen Itzà a tutti, in modo particolare per il tuo primo viaggio nella penisola dello Yucatan.

Le rovine sono belle, ben restaurate ed impressionanti. Inoltre, trovare un trasporto da e per questo sito archeologico è abbastanza semplice.

Alcuni suggerimenti per la visita

  • Per evitare grandi folle e fastidiosi venditori, arriva presto alle rovine (cioè intorno alle 8 del mattino, l’orario di apertura);
  • Indossa scarpe comode e robuste, il sito di Chichen Itza è molto vasto, quindi, dovrai camminare molto;
  • Porta la protezione solare ed indossa un cappello per proteggerti dal sole (nell’area delle rovine ci sono pochi alberi, quindi a mezzogiorno il caldo può essere abbastanza intenso);
  • Porta degli snack ed acqua in bottiglia per evitare i sovrapprezzi dei venditori.

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Kiss Kiss,

Cassandra

#ViaggiandoATestaAlta

Mi chiamo Cassandra, sono una giovane ragazza di Milano. La mia più grande passione è viaggiare. Adoro visitare nuovi paesi e scoprire le culture locali. Viaggiare è un'esperienza di vita che ti accresce ogni volta. Da ogni viaggio non tornerai mai come sei partito! #LastCallForWhereverYouWant

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