
L’Italia si distingue all’interno dell’Unione Europea per la sua eccezionale diversità di paesaggi. Città come Milano sono rinomate capitali della moda, mentre luoghi come il Lago di Garda o il Lago di Como offrono condizioni ideali per sport come la vela e il kitesurf e la Toscana vanta dei paesaggi semplicemente emblematici.
Se desideri esplorare a fondo le meraviglie del nostro Paese, un viaggio itinerante in camper potrebbe essere l’esperienza perfetta per te. Questo solleva naturalmente una questione importante: è permesso fare campeggio libero in Italia?
Indice dell'Articolo:
Si Può Fare Campeggio Libero in Italia?
In generale, è vietato praticare il campeggio libero in Italia e chi viene sorpreso rischia una multa che può variare da 100 a 500 euro, a seconda della zona.
Anche se talvolta si può avere la fortuna di incontrare agenti più permissivi, è comunque un rischio che non consiglio di prendere.
Fortunatamente, ci sono alcune eccezioni per chi viaggia in camper. Alcuni Comuni, infatti, offrono delle aree di sosta gratuite, sebbene solitamente sia consentito sostare solo per una notte e senza utilizzare attrezzature come tavoli o sedie all’esterno.
Inoltre, esistono delle alternative come sostare in proprietà private previo consenso dei proprietari, ad esempio presso agriturismi o fattorie. Oppure, per chi ama la montagna, è possibile praticare il bivacco nelle Alpi, pur rispettando il limite di una sola notte nello stesso luogo.
È, inoltre, importante ricordare che le autorità sono particolarmente rigorose nei confronti del campeggio libero nelle zone turistiche e costiere.
È più sicuro (e soprattutto legale) cercare una piazzola in campeggi attrezzati, dove è possibile godersi appieno la vacanza senza preoccupazioni.
Qual è la Differenza tra Campeggio Libero e Bivacco?
È importante sottolineare la differenza tra due termini spesso utilizzati come sinonimi:
- Campeggio libero: si riferisce alla sosta di più notti in un’area non originariamente attrezzata per ospitare tende, camper o roulotte.
- Bivacco: indica una breve sosta all’aperto, di solito notturna, durante un viaggio o un’escursione, spesso associata al riposo durante l’alpinismo e l’arrampicata, con l’obiettivo di essere al riparo da pericoli come la caduta di pietre, l’acqua e il vento.
Quando si monta una tenda per una sosta notturna, dalla sera all’alba, quindi, sarebbe più appropriato usare il termine “bivacco libero”.
Questo può aiutare a evitare multe da parte delle autorità forestali, poiché il “campeggio libero”, ossia la permanenza con una tenda montata per più di 24 o 48 ore, è generalmente vietato.
Tuttavia, nonostante ciò, il termine più comunemente usato rimane “campeggio libero”, mentre “bivacco” è spesso associato all’ambito montano.
Dove è Consentito il Bivacco?
La buona notizia è che di solito è consentito fare bivacco notturno in Italia, a meno che non ci siano divieti specifici in aree protette o segnalate come tali.
Tuttavia, la parte complicata è che talvolta può essere difficile giustificare la necessità di un bivacco notturno, specialmente se si monta la tenda in una zona non molto isolata dove potrebbero esserci delle strutture ricettive disponibili.
Come Funziona il Campeggio Libero in Italia Regione per Regione?
Vediamo ora quali sono le normative specifiche sul campeggio libero in Italia Regione per Regione.
Campeggio Libero in Abruzzo
In Abruzzo, il campeggio libero è permesso solo in specifiche aree designate, note come “aree di sosta” o “aree comunali di sosta campeggistica”, con una permanenza massima di 5 giorni e un massimo di 25 unità presenti contemporaneamente.
Inoltre, se queste aree non soddisfano i requisiti minimi di igiene, sicurezza e tutela dell’ambiente, ad esempio in mancanza di servizi igienici, è consentito il campeggio solo per veicoli dotati di servizi igienici indipendenti, come camper con WC proprio.
Campeggio Libero in Basilicata, Marche e Lazio
In Basilicata, è possibile praticare il campeggio libero ottenendo preventivamente l’autorizzazione scritta dalle autorità locali.
Nelle Marche, viene applicata la stessa regola: è consentito il campeggio libero per un massimo di 24 ore previa autorizzazione del Comune, come stabilito dalla norma n° 9 dell’11.07.2006.
Nel Lazio, invece, la decisione sull’autorizzazione del campeggio libero in determinate zone per un massimo di 15 giorni è lasciata alle autorità locali.
Secondo la legge regionale 3 maggio 1985, n. 59, articolo 5, il sindaco può autorizzare il campeggio libero e isolato per periodi limitati, previa verifica dei requisiti igienico-sanitari, di sicurezza e di tutela ambientale.
Campeggio Libero in Calabria e Campania
In Calabria, il campeggio organizzato è gestito da associazioni senza scopo di lucro, come stabilito dalla Legge Regionale n. 28 del 1986 all’articolo 15.
Tuttavia, non vi è alcuna specifica menzione riguardante il campeggio e il bivacco libero. Pertanto, è consigliabile ottenere l’autorizzazione dalle autorità locali rivolgendosi agli uffici comunali.
Lo stesso principio si applica anche alla regione Campania, dove non esiste una normativa generale riguardante il campeggio libero o il bivacco.
Ogni Comune ha il proprio regolamento individuale sulle strutture ricettive all’aperto. Per evitare violazioni, ti consiglio, quindi, di richiedere l’autorizzazione al Comune della località scelta.
Campeggio Libero in Friuli-Venezia-Giulia
Nel Friuli Venezia Giulia, ogni Parco Nazionale e area protetta ha le proprie norme specifiche.
Tuttavia, in base alla Legge Regionale n. 40 del 1984, articolo 12, il campeggio libero è sempre rigorosamente proibito.
Campeggio Libero in Lombardia, Liguria e Toscana
Per quanto riguarda Lombardia, Toscana e Liguria, non esistono disposizioni specifiche né di autorizzazione né di divieto riguardanti il campeggio libero.
Le leggi regionali stabiliscono che i bivacchi sono consentiti solo nelle aree designate.
Nel caso della Liguria, la Legge regionale n. 2 del 07.02.2008 regola i bivacchi nelle Alpi liguri, specificando che devono essere effettuati solo nei luoghi designati.
Per la Lombardia, la Legge Regionale n. 15 del 2007 stabilisce che la decisione sul campeggio libero spetta ai singoli comuni.
In caso di dubbi, è consigliabile contattare gli enti comunali locali per evitare eventuali inconvenienti.
Campeggio Libero in Molise
Per quanto riguarda il Molise, la situazione sembra essere meno restrittiva: secondo la Legge regionale n. 5 del 2001, all’articolo 12 è consentito il campeggio libero in aree pubbliche o private, a condizione che siano forniti i servizi essenziali per garantire il rispetto delle norme igienico-sanitarie e la tutela della salute e dell’ambiente, con una durata massima di 60 giorni.
Tuttavia, è necessario ottenere preventivamente l’autorizzazione scritta dall’autorità competente, ovvero il Comune.
Inoltre, l’articolo 11 della stessa legge sembra permettere insediamenti occasionali di tende o altri mezzi di soggiorno mobile per un massimo di 10 giorni.
In ogni caso, per evitare eventuali complicazioni durante la vacanza, ti consiglio comunque di consultare il Comune per ottenere ulteriori chiarimenti.
Campeggio Libero in Piemonte
La Legge Regionale n. 54 del 1979 del Piemonte stabilisce che le restrizioni sul campeggio libero non si applicano alle tende o ai mezzi mobili di campeggio che rimangono in un luogo per meno di 48 ore.
Pertanto, è consentito campeggiare per un massimo di 48 ore se ci si trova lontani da campeggi attrezzati.
Tuttavia, è obbligatorio ottenere l’autorizzazione preventiva dalle autorità locali, inviando una comunicazione al Sindaco del Comune interessato almeno 24 ore prima della sosta.
È necessario specificare il periodo, il numero di partecipanti, il tipo di allestimento (ad esempio, tende) e la zona in cui si intende fare il bivacco.
Campeggio Libero in Puglia
In Puglia, nei parchi regionali e nelle riserve naturali, il campeggio è consentito solo per scopi di studio e all’interno di campeggi naturali appositamente attrezzati dai Comuni.
Per tutte le altre situazioni, è necessaria l’autorizzazione delle autorità locali.
Per quanto riguarda roulotte, camper e simili, il campeggio è autorizzato solo nelle aree demaniali designate come “area di sosta” o “area comunale di sosta campeggistica”, con una permanenza massima di 5 giorni e rispettando le stesse norme igieniche stabilite dalla Legge Regionale n. 11 del 1999, articoli 20-23, in vigore in Abruzzo.
Campeggio Libero in Sicilia e Sardegna
In Sicilia, sono disponibili aree di sosta istituite dai Comuni dove è consentito il campeggio libero per un massimo di 24 ore, come stabilito dalla Legge Regionale n. 14 del 1982.
In Sardegna, è in vigore un divieto di occupazione del suolo secondo l’Ordinanza Regionale del 13.06.2014, articolo 3 lettera D, pertanto il campeggio libero è strettamente proibito.
L’unico modo per praticare il campeggio in tenda, camper o roulotte è utilizzare strutture autorizzate per campeggi o aree designate a tale scopo.
Campeggio Libero in Trentino – Alto Adige
In Trentino – Alto Adige, il campeggio libero, sia in tenda che in camper, è strettamente vietato, soprattutto se ci si trova nelle vicinanze di agriturismi, alberghi e altre strutture turistiche.
Tuttavia, il campeggio libero è consentito solo in due casi specifici:
- Se il bivacco dura meno di 24 ore, ma solo nelle zone dove non esistono divieti espliciti da parte delle autorità competenti.
- Nel caso in cui l’ospitalità occasionale e gratuita sia concessa dal proprietario o dal possessore del terreno in prossimità della sua abitazione.
In generale, il Club Alpino dell’Alto Adige sottolinea che nei parchi naturali e nazionali il bivacco è severamente vietato, mentre nelle altre aree è a discrezione delle singole comunità decidere se consentirlo o meno.
Campeggio Libero in Umbria
In Umbria, il campeggio libero è consentito nei parchi naturali, ma è importante prestare attenzione poiché le regole possono variare da parco a parco.
Ogni Ente gestore ha il proprio regolamento che richiede la compilazione di moduli specifici per ottenere un’autorizzazione ufficiale.
Per quanto riguarda le aree attrezzate di sosta temporanea gestite dai Comuni, la Legge Regionale n. 13 del 2013, articolo 37, stabilisce che i Comuni possono autorizzare il soggiorno o la sosta temporanea (fino a 48 ore) di roulotte, camper e veicoli simili, anche se nella zona sono presenti altre strutture ricettive.
Tuttavia, la sosta non può superare le 24 ore, e i Comuni che istituiscono direttamente le aree di sosta possono anche gestirle attraverso apposite convenzioni con terze parti.
Come sempre, la migliore fonte di informazioni su cosa sia permesso e cosa sia meglio evitare è contattare le autorità locali.
Campeggio Libero in Valle d’Aosta
In Valle d’Aosta è consentito fare bivacco sopra i 2.500 metri di altitudine, purché si rispetti la regola di montare la tenda solo dal tramonto all’alba.
Ricorda, però, che secondo la Legge Regionale n. 8 del 2002, articolo 19, il bivacco è severamente vietato nell’area protetta del Parco Nazionale del Gran Paradiso e nelle vicinanze dei rifugi o delle strutture alberghiere.
È importante notare che il limite dei 2.500 metri di altitudine non è così difficile da raggiungere in questa regione alpina, dato che è quasi interamente montuosa e ha un’altitudine media di oltre 2100 metri.
Campeggio Libero in Veneto ed Emilia Romagna
In Veneto, secondo la Legge Regionale n. 40 del 1984, articolo 12, e in Emilia Romagna, in base alla Legge Regionale n. 16 del 2014, articolo 41, è rigorosamente vietato praticare il campeggio al di fuori delle aree designate.
Questa restrizione si applica a tende, roulotte, camper e altri alloggi mobili quando sono in sosta al di fuori dei campeggi attrezzati.
Riepilogo delle Norme sul Campeggio Libero in Italia
Regione | Norma | Tempo Limite |
Abruzzo | Sì, il campeggio è consentito solo nelle aree di sosta designate che dispongono di servizi igienici e con una capacità massima di 25 unità. | Massimo 5 giorni |
Basilicata | Sì, è consentito con l’autorizzazione scritta dell’autorità locale. | Non specificato |
Calabria | Non esiste un regolamento specifico in merito. Tuttavia, è probabile che i bivacchi siano consentiti nelle aree appositamente designate. Si consiglia di consultare gli enti comunali per ulteriori informazioni. | Non specificato |
Campania | Non esiste un regolamento specifico in merito. Tuttavia, è probabile che i bivacchi siano consentiti nelle aree appositamente designate. Si consiglia di consultare gli enti comunali per ulteriori informazioni. | Non specificato |
Emilia Romagna | Il campeggio libero è proibito in modo assoluto. | Proibito |
Friuli Venezia Giulia | Il campeggio è severamente vietato, ma potrebbero esserci delle eccezioni nei Parchi Naturali. | Proibito |
Lazio | Potrebbe variare a seconda del Comune. Si consiglia di chiedere un’autorizzazione scritta per essere sicuri. | Massimo 15 giorni |
Liguria | Non esiste un regolamento specifico in merito. Tuttavia, è probabile che i bivacchi siano consentiti nelle aree appositamente designate. Si consiglia di consultare gli enti comunali per ulteriori informazioni. | 1 notte |
Lombardia | Non esiste un regolamento specifico in merito. Tuttavia, è probabile che i bivacchi siano consentiti nelle aree appositamente designate. Si consiglia di consultare gli enti comunali per ulteriori informazioni. | 1 notte |
Marche | Sì, è permesso con l’autorizzazione scritta dell’autorità locale. | Massimo 24 ore |
Molise | Sì, sono consentiti insediamenti occasionali di tende. È inoltre consentito il campeggio libero in aree pubbliche dotate di servizi igienici essenziali. | Massimo 10 giorni in tenda. Massimo 60 giorni nelle aree attrezzate |
Piemonte | Sì, è consentito il campeggio libero, purché ci si trovi lontani da campeggi organizzati. È necessario ottenere un’autorizzazione scritta dall’autorità locale almeno 24 ore prima. | Massimo 48 ore |
Puglia | Sì, il campeggio libero è consentito solo per motivi di studio nei campeggi naturali designati. Forse è necessario chiedere l’autorizzazione al Comune. | Massimo 5 giorni |
Sardegna | Il campeggio libero è rigorosamente proibito. | Proibito |
Sicilia | Sì, è consentito il campeggio libero nelle aree di sosta. | Massimo 24 ore |
Toscana | Forse, non esiste un regolamento specifico. Tuttavia, è probabile che i bivacchi siano consentiti nelle aree appositamente designate. | 1 notte |
Trentino Alto Adige | Il campeggio libero è strettamente vietato. Tuttavia, il bivacco è consentito purché sia effettuato lontano da altre strutture. | Massimo 24 ore |
Umbria | Sì, è consentito il campeggio libero nei parchi naturali o nelle aree designate per le soste temporanee. È necessario ottenere un’autorizzazione scritta dall’ente ufficiale competente. | 24-48 ore |
Valle d’Aosta | Sì, tuttavia, è consentito bivaccare sopra i 2.500 metri di altitudine, ma è severamente vietato nelle aree protette come il Parco Nazionale del Gran Paradiso. | Non specificato |
Veneto | Il campeggio libero è assolutamente vietato. | Proibito |
Cassandra Testa
Sono Cassandra, una giovane appassionata di viaggi e tecnologia. Vivo a Milano, dove mi sono laureata in Sicurezza Informatica e lavoro come tecnico informatico. Amo l'avventura e ho avuto la fortuna di visitare 29 Paesi in 5 continenti. Dal 2016 nel mio blog condivido le mie esperienze di viaggio, offrendo consigli utili per scoprire il Mondo in modo intelligente e conveniente.