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palazzi galleggianti di venezia

Nei viaggi a Venezia, una delle mete più imperdibili per turisti tanto italiani che stranieri, non mancano occasioni per ammirare architetture uniche nel loro genere. Piazza San Marco, con l’omonimo campanile e basilica, è una di queste, ma c’è l’imbarazzo della scelta: il ponte di Rialto, l’Arsenale, il teatro la Fenice, e l’elenco potrebbe continuare a lungo.

Tra le tante architetture, tuttavia, ne spicca una allo stesso tempo comune e unica: quella dei palazzi.

I palazzi galleggianti di Venezia sembrano proprio galleggiare sull’acqua, e alcuni di questi sono diventati dei simboli unici della città: vediamone alcuni dei più iconici.

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Come sono Stai Costruiti i Palazzi Galleggianti di Venezia?

La prima cosa da sapere è come sia stato possibile costruire edifici tanto maestosi che appaiono sorgere dalle acque: il segreto, come spesso accade nelle costruzioni, si cela nelle fondamenta.

Venezia è stata edificata su piccoli affioramenti sparsi nella laguna veneta, in grado di offrire ben poco terreno solido.

Nei secoli, però, gli artigiani veneti impararono a “creare” terreni edificabili: venivano scelti enormi tronchi d’albero, conficcati con maestria nel suolo fangoso della laguna fino a raggiungere gli strati più solidi e profondi.

L’assenza di ossigeno impediva che il legno potesse decomporsi, e in tale maniera Venezia ha potuto essere edificata su quello che, a conti fatti, altro non è che un complesso sistema di terreno artificiale.

Su queste fondamenta uniche, nel corso dei secoli, sono stati eretti alcuni dei più affascinanti palazzi cittadini.

palazzi galleggianti di venezia

Quali sono i Più Bei Palazzi Galleggianti di Venezia?

Prendiamo per esempio il Fontego dei Turchi, attuale sede del Museo di Storia Naturale: si trattava in origine di un edificio commerciale per i mercanti orientali, genericamente definiti turchi.

Il fondaco era, infatti, una struttura che comprendeva una corte centrale affiancata da porticati con magazzini e alloggi: serviva come mercato per le merci che giungevano da determinate aree geografiche, dando contemporaneamente ai commercianti l’utilizzo di magazzini e alloggi.

Il Fontego dei Turchi sorge sul Canal Grande, a Santa Croce, ed è stato edificato nel 13esimo secolo: altre strutture analoghe sono ancora oggi presenti in città, come il Fontego dei Tedeschi e quello del Megio, ma il Fontego dei Turchi è l’esempio più affascinante.

fontego dei turchi
Fontego dei Turchi, Venezia

Ma non solo edifici pubblici: i palazzi veneziani erano spesso ostentazione della ricchezza dei loro proprietari e committenti, appartenenti alle famiglie più in vista dell’aristocrazia cittadina.

Non a caso le facciate più elaborate erano quelle sul Canal Grande, la principale “via” cittadina, dove tutti potevano ammirarle e invidiare la ricchezza dei proprietari.

Uno di questi è Ca’ Vendramin Calergi, così chiamato per i proprietari del ‘700, che si affaccia sul Canal Grande a Cannaregio: il poeta Gabriele D’Annunzio lo paragonò a “una nuvola effigiata che posasse sull’acqua”.

Si tratta di un palazzo che, anche se solo dagli anni ’50, si inserisce in una lunga tradizione cittadina: Venezia è, infatti, la città che ha ospitato il più antico casinò ancora in attività, inaugurato nel ‘600 e rimasto operativo spostandosi in diverse sedi.

Anticipando i moderni casinò online, che operano su siti raggiungibili in ogni momento e da qualunque luogo, il casinò di Venezia ha contrassegnato la vita cittadina, diventando luogo di incontro e divertimenti per generazioni di veneziani e non.

Ca’ Vendramin Calergi è ancora oggi la sede storica del casinò cittadino, ma non solo: ospita anche una collezione dedicata a Richard Wagner, compositore tedesco che morì proprio nel palazzo nel 1883, dopo averne affittato alcune stanze.

Palazzo Ca’ Vendramin Calergi Venezia
Palazzo Ca’ Vendramin Calergi, Venezia

Impossibile non pensare poi a Palazzo Contarini del Bovolo, situato a San Marco. Fu costruito dalla famiglia Contarini tra ‘300 e ‘400, ma deve il suo nome alla particolarità architettonica che lo distingue: a fine ‘400 infatti i proprietari scelsero di modificare la facciata includendo una scala a chiocciola esterna, in stile tardo gotico.

La scala a chiocciola in dialetto locale era detta bovolo, e tale suffisso finì per essere aggiunto al cognome dei proprietari: una particolarità che compensa l’affaccio sul più modesto Rio de San Luca in luogo del Canal Grande.

Oggi è normalmente sede di diverse mostre, con numerose esposizioni nelle differenti stanze.

Scala Contarini del Bovolo Venezia
Scala Contarini del Bovolo, Venezia

Merita infine menzione uno dei palazzi più particolari di Venezia, da sempre al centro di misteri e leggende. Si tratta di Ca’ Dario: edificato a fine ‘500 e affacciato sul Canal Grande a Dorsoduro, la sua apparenza ne fa uno degli edifici più curiosi.

È particolarmente stretto, leggermente in pendenza per via di un cedimento e la sua facciata è decorata in maniera asimmetrica, un aspetto immortalato anche in un famoso dipinto di Claude Monet.

Le sue unicità architettoniche si accompagnano a una leggenda secondo la quale i proprietari dell’immobile sarebbero destinati a inevitabili sfortune: diversi proprietari in effetti hanno sofferto di problemi finanziari o sono scomparsi in circostanze misteriose, tanto che l’attuale proprietario ha preferito rimanere anonimo.

Al di là di scaramanzie e superstizioni varie, sicuramente si tratta di uno dei palazzi “galleggianti” più iconici di Venezia.

Mi chiamo Cassandra, sono una giovane ragazza di Milano. La mia più grande passione è viaggiare. Adoro visitare nuovi paesi e scoprire le culture locali. Viaggiare è un'esperienza di vita che ti accresce ogni volta. Da ogni viaggio non tornerai mai come sei partito! #LastCallForWhereverYouWant

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