Top
  >  Altro   >  Nomadi Digitali, nuovi visti per diversi Paesi
nomadi digitali visti

Lavorare da qualsiasi luogo si desideri e conciliare in maniera più equilibrata vita privata e professionale, è questa la filosofia alla base di uno stile di vita che si sta affermando sempre di più e che prende il nome di “nomadismo digitale“.

Il fenomeno, esploso proprio in questi ultimi anni, sta diventando sempre più una realtà desiderata da un numero crescente di persone in tutto il Mondo, che scelgono di svolgere il proprio lavoro ovunque si trovino, purché ci sia una connessione a internet, spingendo di conseguenza anche i singoli Paesi ad adottare misure specifiche per gestire al meglio questi flussi.

Proprio in questo senso, si sono mosse di recente alcune Nazioni con l’introduzione di nuovi visti: ecco quali.

Indice dell'Articolo:

Il Fenomeno Globale del Nomadismo Digitale

nuovi visti per nomadi digitali

Quello del nomadismo digitale è ormai un fenomeno in piena ascesa, che sta cambiando radicalmente il mondo del lavoro aprendo nuove opportunità per molte categorie professionali e abbattendo le barriere geografiche.

Questa novità trova terreno fertile nel miglioramento delle reti internet, sia da un punto di vista di qualità delle connessioni che di diffusione della banda larga, un’innovazione che ha portato all’espansione di numerosi servizi digitali, come quelli di comunicazione e di intrattenimento.

Grazie all’espansione delle reti sia fisse che mobili, infatti, è diventato sempre più facile trovare online soluzioni per socializzare e condividere contenuti con amici e familiari, così come per giocare su piattaforme specializzate che permettono di accedere a svaghi tipici delle sale casinò oppure a game show come Monopoly live, permettendo di entrare rapidamente in contatto con gli altri giocatori e con le persone che gestiscono il gioco in tempo reale.

nomade digitale mare

Ovviamente, un cambiamento così importante non poteva che influire anche sul mondo del lavoro, azzerando le distanze e offrendo tante opzioni per essere più produttivi ed efficienti.

Da un punto di vista delle attività professionali, secondo le stime non ufficiali, i nomadi digitali sono oggi oltre 35 milioni in tutto il Mondo, non più solo giovani single con uno zaino in spalla alla ricerca di avventure esotiche, ma un vero e proprio movimento più ampio e diversificato di quanto si possa pensare.

La maggior parte dei nomadi digitali è, infatti, spinta dalla ricerca di maggiore flessibilità, dalla possibilità di gestire autonomamente il proprio tempo e dalla libertà di decidere dove vivere e lavorare, incarnando così il concetto di Work Life Balance.

Nuovi Paesi, Nuovi Visti: i Trend del 2024

nomade digitale

La crescente popolarità del nomadismo digitale ha spinto numerosi Paesi a offrire dei visti lavorativi temporanei al fine di attirare professionisti stranieri in grado di lavorare da remoto.

Nel 2024, cinque nuovi Paesi si aggiungono a questa lista, aprendo le porte a nomadi digitali provenienti da tutto il mondo: il primo è il Giappone, che dal mese di marzo lancerà un visto dedicato proprio ai nomadi digitali, permettendo a cittadini di 49 Paesi, inclusi gli Stati membri dell’Unione Europea, di soggiornare nel Paese asiatico per un massimo di 6 mesi.

Il visto nipponico è rivolto a professionisti altamente qualificati, soprattutto nel settore informatico, e richiede un reddito annuo di almeno 10 milioni di yen giapponesi (circa 61.000 euro) e un’assicurazione sanitaria privata.

Fiori di Ciliegio e Tempio di Sensoji ad Asakusa Tokyo, Giappone
Fiori di Ciliegio e Tempio di Sensoji ad Asakusa Tokyo, Giappone - Source: Freepik

Dal mese di febbraio, anche il Sudafrica ha esteso le norme esistenti sull’immigrazione, introducendo una nuova categoria di visti, che permettono alle persone impiegate da società straniere, con un reddito annuo minimo di un milione di rand, di lavorare nel Paese per un massimo di tre anni, mentre la Corea del Sud ha introdotto sin da inizio anno il South Korea Digital Nomad Visa, che consente ai nomadi digitali di soggiornare fino a 2 anni nel Paese, con la possibilità di prolungare di un altro anno. Il reddito richiesto per questo visto è di circa 84,96 milioni di won (circa 58.900 euro).

Interessanti prospettive, infine, anche per ciò che riguarda le Filippine, che prevedono di introdurre entro la fine dell’anno un visto per nomadi digitali, ideato per offrire ai professionisti la possibilità di vivere e lavorare nel Paese per dodici mesi, prorogabili per altri dodici, a patto di avere un reddito stabile di circa 24.000 dollari USA all’anno, un’assicurazione sanitaria e l’assenza di precedenti penali, e il piccolo Stato di Andorra, che tuttavia ancora deve definire i dettagli della misura da adottare.

Sembra comunque che solo un massimo di 50 nomadi digitali possano soggiornare nel Paese in qualsiasi momento, lavorando da remoto con l’autorizzazione del Ministero dell’Economia.

Qual è il Miglior Paese per i Nomadi Digitali?

La Tejita, Tenerife
La Tejita, Tenerife

In attesa di conoscere l’impatto dei nuovi visti di cui si è parlato poco sopra, il Digital Nomad Visa Index 2024 ha attribuito alla Spagna il primo posto come il miglior Paese al Mondo per i nomadi digitali, questo alla luce di diversi parametri socio-economici.

Con un punteggio di 4,50 su 5, la Spagna offre, infatti, un visto per nomadi digitali che consente sei mesi a tassazione zero e successivamente una tassazione al 15%.

Il reddito minimo richiesto è ragionevole, pari a 2.140 euro mensili, inoltre la Spagna vanta un’eccellente sanità, ottime opportunità di svago e un costo della vita pienamente nella media europea.

Mi chiamo Cassandra, sono una giovane ragazza di Milano. La mia più grande passione è viaggiare. Adoro visitare nuovi paesi e scoprire le culture locali. Viaggiare è un'esperienza di vita che ti accresce ogni volta. Da ogni viaggio non tornerai mai come sei partito! #LastCallForWhereverYouWant

post a comment