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  >  Viaggi   >  Passeggiata nell’Oasi della Bruschera, un giorno in mezzo alla natura ad Angera
Oasi della Bruschera

Oggi ho il piacere di raccontarti della mia splendida passeggiata nell’Oasi della Bruschera ad Angera.

Grazie all’Ufficio del Turismo di Angera ho potuto partecipare a questa splendida passeggiata domenicale nel Museo Diffuso di Angera.

La giornata è stata divisa in due parti: in mattinata un percorso all’interno dell’oasi e nel pomeriggio una fantastica esperienza con i cavalli a Cascina Menegon.

Ma iniziamo subito a scoprire i dettagli!

Oasi della Bruschera

L’Oasi della Bruschera è il sito numero 32 del Museo Diffuso di Angera.

Si tratta di un’area protetta di circa 400 ettari gestita dal Comune in collaborazione con la Provincia di Varese.

Venne istituita nel luglio 1998 dalla Regione Lombardia.

Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera

Ospita diverse specie di fauna e flora ed ecosistemi unici di notevole valenza ambientale.

La zona è molto frequentata dagli amanti del Bird Watching in quanto vi nidificano diverse specie di uccelli (come  il Germano Reale, la Gallinella d’Acqua, il Martin Pescatore).

L’area comprende anche l’Isolino Partegora, sul quale è presente, da alcuni anni, una colonia di cormorani. Il nome deriva da “parte” (separa) e “gora“, infatti, esso è l’unica isola della parte lombarda del Lago Maggiore e separa due parti di golfo. Qui si dice sia morto Sant’Arialdo nel 1066 e le leggende dicono si rifugiasse la bella principessa Radegonda per nascondersi da un malvagio pretendente. 

Lo scoglio è pubblico, ma non prevede collegamenti diretti, si può accedere solo in barca.

Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera

Oltre agli uccelli, potrai trovare una gran varietà di anfibi, rettili e piccoli mammiferi.

Una notazione storico-scientifica molto interessante: Alessandro Volta nel 1776, ospite di un’amica angerese, osservò nella zona paludosa il fenomeno “dell’ aria infiammabile”. Smuovendo il basso fondale con un bastone aveva notato il formarsi di bolle. Quel gas, derivante dalla decomposizione di animali e vegetali, poteva essere incendiato: non era altro che il metano, oggi molto conosciuto e utilizzato.

Come arrivare all’Oasi della Bruschera?

Per raggiungerla da Milano si impiega circa 1 ora ed il percorso più veloce comprende un gran tratto di autostrada.

Devi imboccare l’A8 fino a Gallarate ed al bivio prendere la direzione Gravellona Toce sulla sinistra. L’uscita da tenere presente è Sesto Calende-Vergiate e da lì circa 12 chilometri di strada normale.

In Via Arena vi è un vasto parcheggio gratuito a qualche metro dall’entrata dell’oasi.

Il percorso all’interno dell’oasi di Angera

Per questa domenica di luglio è stato proposto un percorso chiamato Tour del Benessere alla scoperta di flora e fauna accompagnati da esperte guide di nordic-walking.

Eravamo un piccolo gruppo di circa 15 persone accompagnate dall’Assessore del Turismo di Angera, la giovane Dott.ssa Valeria Baietti, e Sabrina e Gianluigi, due esperte guide di Nordik Walking della Salus Group ASD.

Prendiamo zaino, macchina fotografica, una bella bottiglia d’acqua ed iniziamo questo percorso…

Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera

Seguendo il sentiero che parte dall’area del parcheggio, iniziamo ad addentrarci all’interno della ricca vegetazione.

Il percorso nell’oasi è segnalato da diversi cartelli esplicativi e in diversi punti ci alcuni ponticelli in legno che permettono di attraversare le rogge che alimentano le acque delle lanche.

Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera

Durante la prima parte del percorso costeggiamo il Lago Maggiore e ci imbattiamo in splendidi panorami su Angera e sulla sua rocca.

Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera

Proseguiamo la passeggiata e tra magnifici fiori e piante, ci imbattiamo in una torretta di legno da cui si può ammirare un’ampia zona paludosa. Il luogo perfetto per gli amanti del bird-watching.

Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera

Si sta facendo ora di pranzo, perciò, iniziamo a dirigerci verso la nostra seconda destinazione: Cascina Menegon.

Per raggiungerla passiamo attraverso uno splendido campo di grano

Oasi della Bruschera
Oasi della Bruschera

e ci imbattiamo in una piccola azienda che produce lavanda e zafferano.

I bulbi di Zafferano si piantano in agosto ed iniziano a fiorire tra ottobre e novembre. I delicati fiori devono essere raccolti al mattino presto prima del sorgere del sole, in modo che i boccioli ancora chiusi proteggano gli stimmi ed il loro prezioso aroma dai raggi solari che altererebbero i principi attivi contenuti nella spezia.

Subito dopo inizia il processo di “sfioratura”: con delicatezza e pazienza si separano dal fiore gli stimmi che immediatamente vengono essiccati e conservati in appositi vasi di vetro al buio in modo da mantenere intatte le caratteristiche aromatiche dello zafferano.

Il legame tra la Città di Angera e lo Zafferano ha radici nel passato e più precisamente nel 1810!

Bulbo di zafferano
Bulbo di zafferano

Cascina Menegon

Ed eccoci arrivati per l’ora di pranzo a Cascina Menegon, un particolare centro ippico.

Qui ci accoglie la proprietaria Marcella che ci accompagnerà per il resto della giornata.

Ci attende un rinfresco con prodotti del territorio, prendiamo un posto a sedere e ci rilassiamo per un’oretta. Abbiamo già percorso 7 chilometri a piedi!!

Dopo aver pranzato, ci aspetta un’altra grande esperienza: un incontro ravvicinato con i cavalli.

Cascina Menegon
Cascina Menegon

Cascina Menegon offre diversi servizi: corsi di equitazione, pensione per i cavalli, passeggiate a cavallo nella natura, campus estivo per i più piccoli.

Non si tratta di un normale maneggio in cui i cavalli vengono posti all’interno di semplici recinti o box al coperto. La filosofia è quella di creare un rapporto diretto con questi animali, il quanto più possibile vicino al loro modo naturale di rapportarsi.

Cascina Menegon
Cascina Menegon

Da poco tempo è stata inaugurata anche un’area di Mountain Trail che permette ai cavalli di approcciarsi ad un diverso tipo di percorso, come quello in acqua.

Cascina Menegon
Cascina Menegon

Cavalli nel Bosco

Ma la parte che, secondo me, merita più attenzione è l’iniziativa Cavalli nel Bosco.

E’ stata realizzata dalla proprietaria Marcella circa due anni fa e si tratta di un’area di circa 3,5 ettari in cui i cavalli sono liberi di vivere in branco come se fossero in natura. Sono lasciati senza briglie e senza zoccoli ferrati per avvicinarsi quanto possibile al loro naturale stile di vita.

Oggi ce ne sono ben 58 e Marcella ha instaurato un bellissimo rapporto con ognuno di loro. 

Cavalli nel Bosco
Cavalli nel Bosco

All’interno dell’area sono presenti aree fangose, pozze d’acqua e mangiatoie, insomma un resort a 5 stelle per questi possenti animali!

Abbiamo potuto passeggiare all’interno ed entrare nel vivo di questo bellissimo rapporto cavallo-uomo.

Cavalli nel Bosco
Cavalli nel Bosco

Marcella ci spiega come rapportarci e ci racconta che molti di loro sono curiosi e di non spaventarci se si avvicinano.

Infatti, molti vengono a fare amicizia: si lasciano guardare, fotografare e perfino accarezzare. Il tutto sotto l’occhio attento di Marcella che è vista da loro al pari di un capo branco.

Cavalli nel Bosco
Cavalli nel Bosco

Al termine della passeggiata ci viene presentata Jessica, la figlia di Marcella, che da quando era bambina ha una passione innata verso questi animali.

Jessica e la sua Zefira
Jessica e la sua Zefira

Ha svolto diverse competizioni, ma ciò a cui più tiene sono gli spettacoli in cui danza a suon di musica con il suo tenero compagno a quattro zampe chiamato Zefira.

Insieme a Daniela, infatti, ci deliziano con una piccola esibizione.

Sono rimasta incantata da questi movimenti e dal solido rapporto di amicizia-fiducia: Jessica riusciva a parlare con Zefira ed insieme correvano e saltavano a suon di musica.

Un modo bellissimo ed emozionante per concludere questa fantastica giornata!

Jessica, Daniela e Zefira
Jessica, Daniela e Zefira

Museo Diffuso di Angera

Qualche anno fa, il comune di Angera ha deciso di investire nell’ambito turistico creando il Museo Diffuso di Angera.

Si tratta di un museo a cielo aperto che raccoglie più di 50 punti di interessi sparsi per la città nell’ambito artistico, archeologico ed ambientale.

Tra questi siti vengono organizzate periodicamente delle esperienze e delle visite per permettere ai turisti di scoprire in modo alternativo e coinvolgente il patrimonio di questa città.

Questi appuntamenti sono gratuiti ed aperti a tutti.

Il programma degli eventi ed altre informazioni può essere consultato sul sito del Turismo di Angera.

Ti piacerebbe fare una passeggiata in questa oasi verde?

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Kiss Kiss,

Cassandra

Disclaimer: questo è un post sponsorizzato ed è stato scritto in collaborazione con il Comune di Angera. Come sempre, tutte le opinioni sono mie e imparziali.

Mi chiamo Cassandra, sono una giovane ragazza di Milano. La mia più grande passione è viaggiare. Adoro visitare nuovi paesi e scoprire le culture locali. Viaggiare è un'esperienza di vita che ti accresce ogni volta. Da ogni viaggio non tornerai mai come sei partito! #LastCallForWhereverYouWant

Comments:

  • Settembre 24, 2018

    Wow, sembra davvero un posto da sogno! Le foto sono splendide e i cavalli adorabili… Dev’essere stata una bellissima esperienza! Peccato sia piuttosto distante da dove abito. 🙁

    reply...
  • Alessandra Cortese

    Settembre 28, 2018

    Che bello questo posto… sembra molto rilassante. Mi sono piaciute molto le tue foto, soprattutto quelle dove in primo piano ci sono i prodotti della terra come le more e il bulbo di zafferano. Brava!

    reply...

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