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curiose tradizioni di Natale

C’è chi passa la giornata in sauna o chi prende a bastonate un tronco di legno: ecco le 12 più curiose tradizioni di Natale nel Mondo.

Il pranzo con i parenti non è l’unico modo con cui si può celebrare il Natale. In giro per il Mondo sono molte le tradizioni con cui le popolazioni, da secoli, celebrano questa giornata di festa. Scopriamo insieme le più particolari!

12 curiose tradizioni di Natale nel Mondo

#1 – Tió de Nadal – Catalogna

Tio De Nadal

Tio De Nadal

Il giorno di Natale o la Vigilia si pone il Tió (un tronco d’albero) vicino al fuoco per lasciarlo “defecare“. Il giorno dell’Immacolata Concezione (8 Dicembre), si inizia a dar da mangiare ogni notte al tronco che è rivestito con una coperta in modo che non abbia freddo.

Il Tió de Nadal è posto al centro dell’abitazione con sopra un panno dai colori vivaci utile per occultare le sue “feci” (solitamente dolciumi). Nel giorno di festa viene bastonato dai bambini affinché “rilasci” i regali.

Solitamente lo fanno con gioia, cantando una filastrocca di cui ne esistono diverse versioni: “Caga tió, avellanes i torró, si no cagues tió, et donaré un cop de bastó!” (Caca tió, nocciole e torrone, se non cachi tió, ti darò un colpo di bastone!). Dopodiché viene tolta la coperta e si scoprono i dolciumi e i regali che il Tió de Nadal ha prodotto.

Ovviamente i dolciumi vengono nascosti in precedenza dagli adulti di casa sotto la coperta in un momento di non attenzione dei bambini.

#2 – Caganer – Catalogna

Caganer

Caganer

Simile al Tió, il Caganer è la figura più importante del presepe catalano: un personaggio intento a defecare che rappresenta la massima fertilità per gli agricoltori della regione.

#3 – Krampus – Austria

krampus

Krampus

In Austria per i bambini che si sono comportati male arriva il Krampus, una sorta di alter ego in negativo di Babbo Natale.

La prima settimana di Dicembre si addentrano per le strade uomini travestiti da Krampus (diavoletti rappresentati con maschere paurose) agghindati con catene arrugginite per spaventare i bambini ed esortarli a comportarsi bene durante l’anno.

#4 – Pranzo da KFC – Giappone

Il Natale non è festa nazionale in Giappone, nonostante ciò, quasi tutti i giapponesi lo festeggiano e molti di loro lo fanno mangiando pollo fritto, per la precisione quello venduto dalla catena Kentucky Fried Chicken.

La vigilia di Natale tutti i KFC del Giappone sono pieni, al punto che è difficile che chi non abbia prenotato un tavolo trovare un posto.

Il merito è di una delle più efficaci campagne marketing della storia: quella lanciata nel 1974 da KFC, il cui semplice slogan era appunto “Kentucky For Christmas”, “Kentucky per Natale”. Visto il successo la campagna è stata ripetuta per diversi anni ed è diventata una tradizione

#5 – Natale in spiaggia – Australia

In Australia la maggior parte delle persone passano il giorno di Natale in spiaggia. Dall’altra parte del globo, infatti, l’estate è appena agli inizi. 😉

#6 – La dichiarazione di Pace del Natale della città di Turku – Finlandia

A mezzogiorno della vigilia di Natale, in Finlandia, si sintonizzano tutti davanti alla televisione per seguire la Dichiarazione di Pace del Natale dalla città di Turku.

La Dichiarazione di Pace è una tradizione che viene rispettata ogni anno dal Medioevo (tranne nel 1939 durante la Seconda Guerra Mondiale). Viene ora mai letta in ogni grande città della Finlandia. Quella della vecchia capitale Turku, però, è l’unica trasmessa in tutto il Paese dal 1935.

La Dichiarazione di Pace del Natale comincia con una canzone, viene poi letto un testo vecchissimo in cui si proclama che nel giorno del Santo Natale sia rispettata la pace tra gli abitanti della città. La cerimonia si conclude con l’inno finlandese. Si sancisce, inoltre, che per il 24 e 25 Dicembre non si caccia e non si spara.

#7 – Noche de Rabanos – Messico

noche de los rabanos

Noche de Los Rabanos

Nella regione di Oaxaca in Messico si svolge la Noche de Rabanos (cioè la notte dei ravanelli), un festival di arte un po’ surreale che si tiene ogni anno il 23 Dicembre. Gli artigiani locali competono tra loro intagliando un ravanello e realizzando delle sculture elaborate.

Il ravanello gigante locale, secondo una tradizione antica di secoli, è stato scelto per essere onorato e intagliato e usato come tipico rito di Natale.

#8 – Jólakötturinn – Islanda

Jólakötturinn, anche conosciuto come “gatto di Yule“, è la festa pagana corrispondente al Natale in Islanda.

Il Jólakötturinn è un enorme gattone nero feroce che si aggira tra i paesi d’Islanda durante la notte della Vigilia a caccia non di topi, ma di uomini.

Le sue vittime hanno tutte un elemento in comune: non sono riuscite a procurarsi, in regalo o producendolo con le proprie mani, un capo di abbigliamento nuovo da indossare per le feste.

Questo gatto famelico esiste già dal Medioevo e alcune storie raccapriccianti su di lui circolavano nel ‘700. Nell’800 il Jólakötturinn venne utilizzato come stratagemma per spingere gli operai a concludere la lavorazione della lana raccolta nel periodo autunnale prima della fine dell’anno: chi avesse lavorato alacremente veniva ricompensato con un capo di vestiario.

#9 – Le tavole apparecchiate – Scandinavia

In Scandinavia, sopratutto in Svezia, molte famiglie apparecchiano un posto in più a tavola per eventuali ospiti dell’ultimo minuto.

#10 – Sauna di famiglia – Estonia

sauna-estonia

Sauna in Estonia

In Estonia niente cenone della Vigilia con i parenti: si va tutti in sauna. Al posto del brindisi il popolo estone da sempre decide di passare ore in questo luogo rilassante.

#11 – ClauWau – Svizzera

La piccola città svizzera di Samnaun è il luogo dove si svolge il ClauWau, noto anche come i “Campionati del mondo di Babbo Natale“.

Qui, il giorno di Natale, squadre provenienti da tutto il Mondo vestite a festa in sgargianti abiti si incontrano in una stazione sciistica locale per competere in diverse gare: da quelle con racchette da neve, alla slitta, fino a un concorso di decorazione di pan di zenzero.

#12 – Ragnatele come addobbi – Ucraina

Gli ucraini addobbano gli alberi di Natale con “ragnatele” in quanto le famiglie più povere, in passato,  non potevano permettersi altro.

Al giorno d’oggi queste ragnatele sono fatte di cristallo, plastica ricoperta di brillantini o, più semplicemente, in carta.

Hai mai sentito parlare di una di queste tradizioni? Ne conosci altre di particolari?

Raccontami qui sotto nei commenti. 😉

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Cassandra

Mi chiamo Cassandra, sono una giovane ragazza di Milano. La mia più grande passione è viaggiare. Adoro visitare nuovi paesi e scoprire le culture locali. Viaggiare è un'esperienza di vita che ti accresce ogni volta. Da ogni viaggio non tornerai mai come sei partito! #LastCallForWhereverYouWant

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