Durante la mia ultima crociera con Royal Caribbean, ho fatto uno scalo sull’isola di Cozumel (Messico) ed ho visitato il sito archeologico maya delle rovine di San Gervasio.
Sono state una vera scoperta ed ora ti racconto di più sulla mia visita.
Le rovine di San Gervasio sull’isola di Cozumel
Nascoste nell’entroterra dell’isola di Cozumel, si trovano delle rovine dove il popolo Maya adorava la dea della fertilità, Ix Chel.
Le rovine non sono così vaste ed impressionanti, come Chichen Itza e Tulum. Tuttavia, esse hanno avuto una grande importanza nella storia di questa antica popolazione.
La storia delle rovine di San Gervasio
La maggior parte delle donne Maya si recò almeno una volta nella loro vita alle rovine di San Gervasio. Qui, presentavano offerte alla dea nella speranza di avere un matrimonio fertile.
Se non erano in grado di raggiungere il sito, inviavano le loro offerte a Ix Chel tramite altri pellegrini.
Questo rende il sito archeologico di San Gervasio un luogo estremamente significativo ed importante.
I Maya chiamavano il sito Tantun Cuzamil che significa “roccia piatta nel luogo delle rondini“.
Cozumel, infatti, è una parola maya che significa proprio “luogo delle rondini“. Qui, in effetti, potrai vedere numerose specie di uccelli ed, in particolar modo, le rondini.
La strada per raggiungere le rovine
Ho visitato l’isola di Cozumel durante uno scalo di una crociera ed ho preso parte ad un tour che comprendeva la visita alle rovine di San Gervasio ed ad una spiaggia nella parte occidentale dell’isola.
Allure Of The Seas è attraccata all’International Pier ed il tragitto in autobus dal molo alle rovine di San Gervasio ha impiegato circa 20 minuti.
San Gervasio si trova in mezzo alla foresta nell’entroterra dell’isola di Cozumel.
Il sito archeologico era un tempo una fattoria, di proprietà di un contadino di nome San Gervasio. Ecco, quindi da dove deriva l’attuale nome del sito.
Il sito è gestito dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia. Vi sono numerosi tour che operano quotidianamente. Volendo, puoi anche acquistare l’ingresso e visitare le rovine da solo.
Il biglietto di ingresso ha un costo di $10.50 a persona e gli orari di apertura sono: da lunedì a domenica dalle 8.00 alle 15.45.
La visita a San Gervasio a Cozumel
Durante il tour il gruppo era composto da circa 30 persone e la guida ci ha portato alla scoperta del sito di San Gervasio per circa un’ora.
Ci ha spiegato la storia del popolo Maya, ci ha parlato di altri siti archeologici e ci ha raccontato della conoscenza matematica di questa popolazione.
I cicli del Sole e della Luna hanno giocato un ruolo molto importante nell’architettura e nella religione dei Maya.
È interessante notare come il numero 28 (il numero di giorni in un ciclo lunare e del ciclo mestruale di una donna) abbia avuto un ruolo significativo nelle caratteristiche architettoniche di San Gervasio.
I Maya usavano tre numeri: uno zero, un punto per il numero uno e una linea a barre per il numero 5. Con questi tre numeri, furono in grado di contare da 1-19, usando lo zero come numero 20.
Il sistema era parte integrante per contate i cicli della luna e del sole, i solstizi e altri fenomeni astronomici.
Il cenote
I cenotes sono presenti ovunque in Messico e, anche Cozumel, non fa eccezione.
San Gervasio ha un cenote di acqua dolce che i Maya usavano per soddisfare il loro fabbisogno idrico.
Le strutture delle rovine di San Gervasio
Il bus ci ha lasciato direttamente nei pressi dell’entrata del parco.
Prima di accedere alle rovine, hai la possibilità di fare una foto con una donna vestita da Ix Chel, la dea della fertilità. All’uscita la potrai acquistare stampata al costo di $15 senza cornice o $20 con cornice.
Prima dell’ingresso, inoltre, ci sono dei servizi igienici, un piccolo negozio di souvenir ed un bar.
Chi Chan Nah
La prima struttura è chiamata Chi Chan Nah e fungeva da cappella per la famiglia a capo della zona.
Consisteva in una grande stanza esterna con un piccolo santuario interno contenente un altare.
I Maya avevano un sistema di classi sociali molto stratificato, che comprendeva anche i contadini e la nobiltà.
Pur non essendo un grande centro maya, Cuzamil era un villaggio con un gran numero di artigiani, operai e nobili.
La Tumba
La Tumba era il luogo di sepoltura dei sacerdoti e del sovrano locale dei Maya.
Questo luogo potrebbe essere anche stato utilizzato per fare discorsi alla popolazione.
Las Manitas
Questa era la residenza del sovrano Maya di Cozumel, l’halach unik.
La struttura prende il nome dalle stampe di mani rosse che si vedono sui muri interni dell’edificio.
L’edificio ha una stanza esterna che fungeva da residenza per il sovrano ed una interna, parte del santuario personale del re.
La Strada
Cozumel è un’isola tropicale con vegetazione tropicale e semi-tropicale. I Maya non avevano cavalli e viaggiavano ovunque a piedi.
Il sentiero di ciottoli che vede passare per le rovine di San Gervasio fa parte di una strada di 15 chilometri. La strada è stata dipinta di bianco per riflettere la luce della luna durante la notte.
El Arco
La strada bianca ad un certo punto è sormontata da un arco, chiamato El Arco.
Esso indicava l’ingresso della città e del centro religioso.
E’ diviso in quattro sezioni ciascuna con sei livelli che formano l’arco il quale è sormontato dalla settima sezione.
Se si sommano le sezioni si ottiene di nuovo il numero 28.
District 1 Central Plaza
Camminando lungo la strada bianca si raggiunge la piazza principale (Central Plaza).
Sul perimetro della piazza vi sono otto edifici ed al centro un altare.
Questo luogo era il centro della vita cittadina e include i templi di Ix Chel e Ku’kul’kan, il dio serpente piumato.
Le rovine di San Gervasio coprono quattro distretti, ma i turisti possono visitare solo il Distretto 1 e le sue strutture vicine. Sebbene ciò limiti le rovine che un visitatore può vedere, offre comunque l’opportunità di scoprire le strutture e di scorgere alcuni animali selvatici.
Il parco è anche un rifugio per la fauna selvatica, quindi non è raro vedere iguane e altri animali dell’isola.
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Cassandra